Il progetto di restauro ha immaginato spazi interni fluidi, valorizzati da una struttura lignea del tetto lasciata a vista, richiamo contemporaneo e sostenibile alle case della Campagna romana. Una gronda appositamente progettata rifinisce i volumi, caratterizzata da una sottile linea in rame che corre a ridosso della copertura realizzata con antiche tegole romane. Gli ambienti interni, contraddistinti da travature bianche a vista, offrono un senso di leggerezza e un comfort visivo diffuso.
Per gli esterni è stato recuperato il colore rosso originario, tipico dell’architettura rurale del territorio. La differenziazione nella granulometria dell’intonaco conferisce alla superficie una vibrazione materica che, alla luce, genera una sorta di rigatura orizzontale ottenuta tramite un raffinato gioco di rifrazione. Le pavimentazioni, interamente in pietra naturale, proseguono tra interno ed esterno con modalità di posa e finiture differenti, costruendo un vero e proprio lessico materico in dialogo con la vegetazione del giardino. Il verde del giardino sembra entrare nelle abitazioni grazie alle ampie aperture e alle pavimentazioni caratterizzate da tonalità verdi. Gli infissi, realizzati con profili progettati ad hoc, garantiscono leggerezza visiva ed elevate prestazioni termiche. Le recinzioni e i cancelli d’ingresso, anch’essi progettati su misura, sono in metallo verniciato nel tradizionale verde vagone, caratteristico delle strutture da giardino dell’area romana.